martedì 13 dicembre 2016
IL GRANDE MONDO DELLA MOUNTAINBIKE
Il 2016 della mountainbike ha sicuramente avuto il suo picco il 21 Agosto 2016, in Brasile. E' stato lo stesso giorno in cui gli appassionati italiani hanno assaggiato il gusto amaro della terra brasiliana, insieme a Marco Aurelio Fontana e ad Andrea Tiberi. I sogni di entrambi si sono spenti rapidamente, con lo stesso ritmo con il quale i loro tubolari sono andati a terra.
Anche Peter Sagan ha avuto sfortuna dopo appena un giro, e oltre ad aver fatto parlare di sé è riuscito ancora una volta a far sorgere dubbi reali su dove possa arrivare, non solo su strada ma anche in mtb.
Anni di aspettative spazzati via in un attimo da una pietra tagliente che in questo sport più di una volta decide le sorti di una gara, ci ha però pensato Luca Braidot (il terzo degli azzurri a Rio) con un bel settimo posto a salvare in parte una spedizione del tutto negativa.
Ma la mtb non è solo Xc, e soprattutto non è solo Olimpiadi, nonostante questa disciplina goda di popolarità quasi unicamente ogni 4 anni. L'Xc è la sua essenza, la punta di diamante con l'anima più vera e sincera. E' agonismo allo stato puro, tensione, esplosività e tecnica. E proprio per questo è cosa per pochi.
Ma la mtb è anche un'occasione per tante persone di uscire dalla monotonia del lavoro e dalla dalla quotidianità della vita, ritrovandosi in griglia di partenza di una gran fondo ogni domenica
E' come una grande piramide: in cima troviamo le Olimpiadi di cui si parlava prima. Subito sotto, sullo stesso livello, troviamo le marathon (Mx) e i cross country (Xc) nazionali e internazionali comprese quindi le prove di Coppa del Mondo.
Alla base ci sono le granfondo (che si corrono su chilometraggi minori).
A grandi linee funziona così, e c'è un elemento che distingue questo sport: è per tutti. Chiunque può trovare il proprio "livello", e poi crescere con il tempo magari cercando di scalare questa piramide.
Oltre ai "big" dell'Xc (Schurter, Absalon, Marotte e tanti altri) ci sono quelli delle Marathon. La disciplina sta vivendo un ricambio generazionale importante e il movimento italiano è tornato ad altissimi livelli anche grazie a tanti team capaci di credere e investire in questa direzione. Le gare sono tante così come i loro protagonisti. Tony Longo, Samuele Porro, Damiano Ferraro, Yuri Ragnoli e tanti altri sono i protagonisti delle lunghe distanze e stanno lavorando sodo per riportare in Italia il Mondiale di specialità dopo tanti, troppi anni.
Ma in fin dei conti, che si tratti di Xc o di Marathon, il calendario vive davvero una stagione lunga che inizia a febbraio con quelle che possiamo chiamare le "solite" liguri e che finisce a Ottobre, con la grande festa della Roc d'Azur in Francia. In mezzo però troviamo tante altre sfide, le "classiche" di Marzo e Aprile (Nalles e Montichiari) ma anche quelle sulla lunga distanza, la Sellaronda Hero, la Gimondi Bike e tante altre corse che fanno gola a molti. I Campionati italiani di Giungo e Luglio sono forse l'obiettivo più importante per tutti perché segnano una svolta nella carriera di chiunque. Spesso chi ha raggiunto questo traguardo è poi letteralmente "esploso" anche a livello internazionale.
Adesso l'inverno servirà a macinare km, testare nuovi mezzi e programmare una stagione che si preannuncia lunga e ricca di colpi di scena.
Jacky
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