Cari amici,
mi sono preso una settimana di "pausa" dal blog, ma voglio comunque raccontarvi la mia ultima gara (fatta una settimana fa).
Domenica scorsa ho partecipato alla mia seconda "Via del Sale", prova di Coppa Piemonte Gf.
Arrivavo da una settimana tranquilla, con poche ore di bici nelle gambe anche per recuperare dallo sforzo dell'Internazionale di Volpago.
Sono partito sapendo di non poter fare moltissimo, anche perché in questo periodo sto lavorando esclusivamente per i Cross Country, patisco le salite lunghe e mi trovo bene con i cambi di ritmo. Peccato che nella prova di Limone Piemonte ci sia una salita di 20-25 km...
Questa volta quindi ho adottato una tattica diversa dal solito, sono partito piano restando sempre nella pancia del gruppo per poi aumentare l'andatura km dopo km. Inutile seguire subito i primi 3 (Longa, Pallhuber e Martucci) troppo forti su salite così lunghe per me in questo periodo.
Molto meglio salire regolare e andare in progressione. Quando scollino in cima sono
sesto assoluto e secondo U23 (primo è Cina), inizio la discesa e non voglio prendere rischi inutili ma solamente arrivare, questa domenica la classifica non mi interessa.
Molto meglio salire regolare e andare in progressione. Quando scollino in cima sono
sesto assoluto e secondo U23 (primo è Cina), inizio la discesa e non voglio prendere rischi inutili ma solamente arrivare, questa domenica la classifica non mi interessa.
Ad un certo punto su un tratto di ghiaia molto veloce tocco con il manubrio i rami di un cespuglio e una frazione di secondo dopo mi ritrovo steso a terra, sbattendo forte la spalla destra e la gamba sinistra. Mi rialzo, provo a ripartire (come al solito) ma questa volta è diverso, sono come bloccato.
Poso la bici a terra e respiro, mi prendo un po' di tempo per capire i danni e poi riparto facendo tutta la discesa finale senza riuscire a pedalare ma facendo solo scorrere la bici. Anche perché le discese sono praticamente piste da sci: tanta velocità (massima di 62,8 km/h su sterrato) e poco divertimento.
Poso la bici a terra e respiro, mi prendo un po' di tempo per capire i danni e poi riparto facendo tutta la discesa finale senza riuscire a pedalare ma facendo solo scorrere la bici. Anche perché le discese sono praticamente piste da sci: tanta velocità (massima di 62,8 km/h su sterrato) e poco divertimento.
Quando arrivo sono 26° ma la cosa non mi interessa, aspetto mio papà (in gara anche lui) e poi torno a casa.
Dopo due giorni di recupero sono quasi come nuovo, solo la spalla mi da ancora qualche problemino quando sono in Mtb ma è in netto miglioramento.
La settimana appena passata è stata dedicata completamente alla preparazione in vista del Campionato Italiano del 20 Luglio con tante ore in sella, tanta qualità negli allenamenti, tanta salita (foto) e una domenica di riposo che mi ha ricaricato le pile. Domenica ho sbagliato, ma ormai manca poco al giorno X...
E non voglio più sbagliare.
Jack
Dopo due giorni di recupero sono quasi come nuovo, solo la spalla mi da ancora qualche problemino quando sono in Mtb ma è in netto miglioramento.
La settimana appena passata è stata dedicata completamente alla preparazione in vista del Campionato Italiano del 20 Luglio con tante ore in sella, tanta qualità negli allenamenti, tanta salita (foto) e una domenica di riposo che mi ha ricaricato le pile. Domenica ho sbagliato, ma ormai manca poco al giorno X...
E non voglio più sbagliare.
Jack
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