giovedì 1 maggio 2014

UNO CONTRO UNO


La sfida più bella è quella che nasce tra due persone che hanno la stessa voglia di vincere.

Premeno, Campionato Regionale Xc 2014.
Dopo 4 giri io e Bonetto vogliamo ancora vincere, entrambi. Non molli tu e non mollo neanche io. Attacchi tu, attacco anch'io. Ottava lotta per la maglia regionale e anche quest'anno il mio avversario numero 1 è stato Edo, nonostante ci fossero molti Under 23 forti tra cui Fumarola e Cina (che io davo per favorito)...
Sabato il tracciato era asciutto, veloce, bello, il tipico Xc regionale che mi piace, con tanto bosco e una bella salita di 800 metri per decidere la gara. Poi però nella notte tra sabato e domenica è cambiato TUTTO, è piovuto così tanto che il percorso non era più
lo stesso e ha mostrato il suo lato cattivo, scavandosi e regalandoci tanto tanto tanto fango.
Radici bagnate, traiettorie estreme e qualche tratto a piedi sono stati gli ingredienti della "nuova" gara che ci siamo trovati di fronte. A quel punto, poco prima di partire, ho capito che l'avversario n° 1 sarebbe stato Bonetto, che in queste condizioni riesce a tirare fuori il meglio di se e diventa davvero difficile da battere.

Partenza tranquilla sulla prima salita, poi Edo entra per primo in discesa e fa il vuoto mentre io rimango un po' "chiuso" da altri meno veloci, poi passo e riesco finalmente a rientrare sul primo. Qui capisco che saremo noi due, uno contro uno. E' qui che inizia la nostra battaglia.
Lui nel fango si esalta, guida, la mette di traverso, sceglie le traiettorie migliori, e soprattutto si sente a casa.
Io nel fango mi sento in trasferta, ma mi difendo, lo studio, lo seguo, però soffro di più.
I giri passano e noi due continuiamo a prenderci piccoli gap a vicenda per poi richiuderli poco dopo, sia in salita che in discesa. Cadiamo entrambi (d'altronde, chi non è caduto ameno una volta?) e arriviamo all'ultimo giro. Sento che le gambe non sono più quelle delle prime tornate, infatti Edo alza di poco il ritmo e io sono costretto a concedergli secondi preziosi proprio sulla salita più lunga.
E mi dispiace.
Mi dispiace perché tra le lenti sporche degli occhiali vedo, insieme a Edo, andare via anche quella maglia che ogni anno cerco di prendere ma che anche quest'anno mi è sfuggita. La vedo allontanarsi ma capisco che se la merita. Di poco, ma la merita più di me.
Barcollo, poi finisco la gara al secondo posto a pochi secondi dal vincitore, amareggiato. La sfida è stata bella, ma vincere è un'altra cosa.
Non mi stancherò MAI di ripetere e di sostenere l'importanza del Campionato Regionale. Mai.

Uno contro uno.

Jack


(Ph. "La Bicicletteria", grazie mille a Giulio Valfrè e a sua mamma)

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