arrivo da un bel weekend di gare trascorso in Austria a caccia di esperienza, anche se non è andato tutto secondo i piani. Il titolo questa volta ha due significati profondamente diversi tra loro.
Primo significato.
Quanto paga correre all'estero. Confrontarsi con gli stranieri, cambiare per una volta punti di riferimento, avere a che fare con un percorso nuovo e veramente cattivo, respirare un'aria diversa. Tutto questo paga, perché quando torni a casa hai la testa piena di pensieri ed errori da analizzare che poi però con il tempo diventano esperienza.
Secondo significato.
Quanta paga ho preso. Per chi non capisse il concetto di "prendere paga": ho preso tante mazzate.
Non ero in una delle mie giornate migliori, ma questo non giustifica il
risultato che ho portato a casa e che questa volta per me è deludente.
Ho subito la gara fin dall'inizio, per sei giri, senza mai trovare il giusto ritmo. Austriaci, tedeschi, svizzeri, ucraini, cechi, italiani. Un mix esplosivo di avversari diversi su un percorso davvero bello, con tantissime radici, pietre e pezzi tecnici che richiedevano sempre massima concentrazione e una gara difficile da interpretare.
La lista dei partenti era quasi da Coppa del Mondo, con tanti nomi importanti (ha vinto il talento Samuel Gaze, Neozelandese) e gente tosta, ma nonostante tutto speravo di difendermi meglio vista la buona condizione delle ultime settimane.
Invece ho fatto diversi errori e una gara "anonima" anche se non proprio del tutto da buttare via, il risultato finale è un 24° posto strappato in volata (nella foto sotto, incredibbbileee) mentre l'obiettivo era la top 15.
Mio padre dopo la gara scherzando mi ha detto: "oggi sembravi un motore elettrico".
Ed ha ragione: silenzioso, poco potente e di conseguenza poco efficace.
Nel complesso però ho passato un bel weekend, misurarsi all'estero ha sempre il suo fascino soprattutto perché non correvo fuori dal confine italiano da ben 22 mesi (World Cup Val d'Isére 2012), esclusa naturalmente la Roc d'Azur.
E' ora di rimboccarsi le maniche e ripartire con la grinta di sempre già da questa domenica, per poi puntare dritto all'appuntamento più importante di Maggio per cui sto lavorando duramente da tanto tempo, tutti i giorni.
Racing is up and down,
Jack
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