martedì 8 aprile 2014

SETTE


Dopo la gara di Montichiari ho recuperato bene e ho cercato di passare una settimana tranquilla nella speranza di arrivare a Nalles con la stessa forma.
Nelle scorse stagioni questa è sempre stata la prima vera prova Internazionale in Italia, ma quest'anno tutto è andato più veloce e ci siamo ritrovati a correre qui con 2 gare del calibro di Maser e Montichiari già alle spalle. Difficile combattere con tutta la tensione che cresceva ora dopo ora,  perché Nalles ha la fama di essere davvero una gara bastarda, insidiosa.
Partito prestissimo sabato mattina sono arrivato sul percorso verso l'ora di pranzo, ho provato (con tanto di scivolata) e poi mi sono goduto il pomeriggio guardando
l'Xc Eliminator (che anche quest'anno ha regalato un grande spettacolo ma fin troppe cadute).

Un buon caffè in compagnia di un compagno di squadra scambiandosi opinioni e consigli, la solita cena pre-gara questa volta con Greg e infine un buon gelato con gli amici del Courmayeur hanno chiuso la giornata e sono andato a dormire fiducioso e rilassato per il giorno dopo.

Il relax però è durato poco: sul tavolo la maglia rosso-nera ha il numero attaccato, le scarpe e il casco sono lucidi e la bici sembra non poter più aspettare, manca solo 1 ora alle 14.45, ora dello start. In giro si vedono solo volti seri, la musica scandisce il ritmo delle pedalate e il sole scalda l'atmosfera promettendo grande spettacolo per tutti. Sul tubo orizzontale della mia Specialized c'è un nuovo adesivo (in foto) creato da Giulio Valfrè (grande protagonista nell'Xce), e proprio quelle scritte mi danno una grande carica.

Poi uno alla volta entriamo in griglia e io con il pettorale n° 71 sono un po' indietro, ma so bene che la gara è lunga e che sarà la strada a decidere le posizioni, non un semplice numero. Riesco a vedere Fumic in prima fila e spero  riesca a bissare il successo dello scorso anno, ma anche una vittoria di Fonzie mi farebbe felice.
Il countdown è eterno, poi una curva e subito qualcuno cade, un'altra curva e anche questa volta c'è qualcuno a terra, l'importante è restare in piedi e prendere la prima salita in buona posizione. I tornanti sono infiniti, il ritmo sul famoso "muro" è altissimo, finisco il primo giro e nella mia testa inizia a farsi spazio il numero 7 che continua a non darmi tregua... 7 giri. Come un martello continuo a ripetermi: devi farne ancora 6. Penso a quello che mi ha detto mio padre prima della partenza e inizio a divertirmi in discesa, sento di poter fare una grande gara, dipende solo da me.

Per 6 giri (nell'ultimo non c'era più nessuno perché Fumic era già all'arrivo) lo storico tornate è un vero spettacolo, la gente riesce a dare la giusta carica e provo sensazioni bellissime.
Prima di partire sapevo che riuscire a fare tutti i giri senza essere fermato significava portare a casa un bel risultato, così quando sento la campanella suonare capisco di potercela fare.
Negli ultimi due giri fatico come non mai per staccare Samparisi e per cercare di passare Swenson, l'americano della Cannondale, che però nel finale si gestisce meglio e mi batte...
Ho fatto un altro piccolo passo in avanti rispetto a domenica scorsa, chiudendo alla fine 24° assoluto e 7° Under 23.

Ha vinto Fumic e spero che domenica in Sudafrica riesca finalmente a regalare ai suoi tifosi quello che aspettano da tempo. Secondo (nonostante una foratura) Fontana, che in queste terre non ha mai avuto grande fortuna ma che sembra sulla direzione giusta (speriamo) per battere Schurter. Vedremo.
Dopo tre prove i leader sono Kerschbaumer (tra gli Elite) e Bertolini (tra gli Under) mentre gli Internazionali vanno in vacanza per più di un mese, giusto il tempo per riposare, prepararsi e cercare di centrare qualche obiettivo qui in Piemonte...
Ringrazio mio fratello per le foto e saluto il mio amico Belti che ha qualche problemino fisico ma che, sono sicuro, saprà tornare sui campi di gara in grande stile.
"Belti Weltmeister",

Jack




3 commenti:

  1. Tantissimi junior di talento passando tra gli under 23 hanno perso la rotta ritrovandosi in un mare immenso e sconosciuto senza ritrovare la terra ferma finendo con il naufragare...
    Mi pare che invece tu abbia un ottima bussola e che la terra sia bene vicina tanto da poterla quasi toccare con mano!!
    Ti faccio i miei più sinceri complimenti perché vedo che sei uno dei pochissimi ragazzi seri e volenterosi che diventeranno qualcuno, nessuna voglia di strafare e grande consapevolezza dei propri mezzi con la testa sul collo per poter capire che la strada è molto più lunga del previsto, ma che alla fine di essa ci sarà finalmente l'ambito traguardo.
    Rimanere in gara per sette giri contro i "mostri" della Mtb Mondiale non è da tutti, complimenti rinnovati con l'augurio di leggerti sempre così "cazzuto" !! Bravo Jacopo, 10+

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    1. Grazie per le bellissime parole e per i complimenti, Ogni tanto do un'occhiata al tuo blog... Figo!
      Braaaaap, a presto,

      Jack

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  2. Ciao! Nn ci conosciamo, a parte forse qualche gara corsa "assieme" in Liguria. Son capitato x caso sul tuo blog e ti faccio veramente i complimenti sia come atleta che come "scrittore"!! A nalles ci ho corso tante volte e la gara élite penso sia una delle più difficili; come dice il mio amico Davide, se sei stato a pieni giri e rimarrai umile e determinato, nn avrai che un bellissimo futuro in questo sport meraviglioso! Complimenti x la tua vittoria in Piemonte! A presto, Marco Termine.

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