martedì 17 settembre 2013

GLI ANNI DEL CICLISMO


Domenica ho corso per la seconda volta la Valpolonga, una gran fondo nella Valle del Po dove con una buona condizione ho portato a casa il primo posto di categoria e la quarta piazza assoluta.
Avevo voglia di fare bene, di rifarmi dalla sconfitta della Clavierissima dove le ho davvero prese, così sono partito convinto e carico al punto giusto per portare a casa qualcosa di buono. Quando siamo in griglia il cielo è scuro e non promette niente di buono, sulla prima salita il ritmo è così alto che quando mi volto per controllare la situazione mi accorgo che siamo rimasti solo in 5 e dietro non c'è più nessuno. Sarai (Giant Italia Team) fa un gran forcing, io arranco e mi accorgo che per stargli dietro dovrei dare al 110% così prendo il mio ritmo e resto con gli altri 3 mentre lui se ne va nella nebbia. E' qui che mi accorgo di come il ciclismo non abbia età, specialmente negli ultimi anni in cui ci stiamo abituando a vedere giovani di ogni età dominare le gare più importanti. Mentre pedalo alzo lo sguardo e vedo i miei compagni di fuga, sono Michael Pesse, Alessandro Saravalle e German Dorhmann.
3 atleti forti, ma tutti di annate diverse, si passa da un Elite di primo livello come German a 2 Under 23 come me e Michael per arrivare poi allo Junior Saravalle. Età e stili diversi eppure tutti e 4 insieme su una salita che probabilmente deciderà l'esito della gara, e devo dire che nonostante abbia fatto una fatica pazzesca sull'ultima ascesa è stato bello combattere fino all'arrivo. Ho fatto qualche errore in discesa ma ho spinto in salita superando proprio nel finale Pesse anche se mi sarebbe piaciuto essere più avanti, magari per giocarmi la 2° piazza con gli altri due. La giornata però non era dalla mia parte visto che adoro il caldo e le condizioni meteo per tutta la gara ci hanno riservato solo nebbia e umidità.
La forma però è dalla mia parte e sono sicuro che già domenica ci divertiremo ancora, crescendo passo dopo passo in direzione Roc d'Azur che è il vero obiettivo (come ogni anno) del mio finale di stagione.
Saluti,
Jack

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