giovedì 26 settembre 2013
MINA VAGANTE
Ciao ragazzi, prima di tutto mi scuso se non ho pubblicato l'articolo prima di oggi ma l'ultimo periodo è stato intenso, con l'inizio dell'Università e qualche problemino fisico che non mi ha permesso di prepararmi al meglio. Domenica scorsa ero alla Collombardo SuperBike, una della ultime prove di Coppa Piemonte e ci tenevo a fare una buona gara ma sapevo già in partenza di non avere le gambe (e forse anche la testa) per stare nelle posizioni migliori. Anche lo scorso anno non ero riuscito a fare molto su questo percorso piuttosto atipico con un lungo salitone iniziale di 20 km circa (spezzato solo da qualche tratto veloce di bosco) e poi una lunga discesa dove se sei bravo e prendi qualche rischio recuperi posizioni.
La settimana è stata difficile, giovedì mi sono stirato un muscolo del collo e questo non mi ha permesso di prepararmi al meglio, ma non è un giorno in meno di allenamento a cambiare il valore di un atleta.
Sulla prima rampa di asfalto i migliori (Pallhuber, Schweiggl, Tiberi e Sarai) se ne vanno con un passo davvero spaventoso e io rimango nel secondo gruppetto (con Reinaudo e tutti gli altri Under 23) ma sento che sono vicino al limite, troppo vicino per tenere più di un'ora quel ritmo. Nel primo tratto di bosco mi accorgo di non riuscire neanche a guidare bene il mezzo e non appena la strada inizia di nuovo a salire perdo posizioni, non vado più su. E' una sensazione strana, sembra quasi che la salita mi respinga ma anche se soffro parecchio non mollo, salgo al mio ritmo (molto, troppo lento) e aspetto che nelle mie gambe cambi qualcosa. Non cambia quasi nulla e scollino al Gpm in 21° posizione circa con la consapevolezza di poter migliorare le cose solo più in discesa, ma anche qui non sento quel feeling che invece di solito trovo con la mia F29, così faccio una discesa mediocre (con qualche errore) e recupero 3 posizioni.
L'unico momento in cui mi sono davvero divertito è stato il finale, quando mi sono ingarellato con un Master per la 18° posizione. A 4 curve dalla fine ero dietro, cercavo uno spazio per passare ma lui (molto bravo) non me ne concedeva neanche uno, poi però arriviamo (velocissimi) ad una staccata in fondo ad un lungo rettilineo ed è qui che frenando un secondo dopo lo infilo sulla sinistra. Poi però esco largo dalla curva, lui prova a rimontarmi a destra ma all'ultima curva sono davanti e con una buona volata chiudo 18° anche se non sono soddisfatto. Non mi piacevano le gambe, non mi è piaciuta la testa e come se non bastasse io e la mia bici sembravamo due sconosciuti.
Nel complesso per la Silmax Cannondale è stato un grande weekend con Porro che ha chiuso 3° ai Campionati Italiani Marathon e il duo Pallhuber e Schweiggl che ha dominato la Collombardo.
Purtroppo le giornate no ci stanno, meglio averle ora piuttosto che agli Internazionali d'Italia o ai Campionati Italiani. In questo periodo dell'anno è difficile capire cosa aspettarsi da una gara, può andare male (come domenica) oppure può arrivare un bel risultato, per questo mi sento una mina vagante.
La stanchezza di una stagione lunga inizia a farsi sentire ma ce la metterò tutta fino in fondo per lasciare ancora un segno nel 2013. Mi sto allenando bene e so che questo, prima o poi, pagherà.
Keep going e mai mollare,
Jack
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