mercoledì 6 marzo 2013

TRA I GRANDI




Ciao raga.

Scusate il ritardo con cui ho scritto il pezzo, ho avuto alcuni problemi con la linea ma ora è tutto ok e se volete leggere il nuovo articolo eccolo qui, tutto per voi.
Dopo qualche settimana dalla gara Ligure di Campochiesa domenica ho corso al Campionato Italiano d'inverno a Tregnago. Mi ero quasi scordato quanto fosse dura correre su un vero percorso di Cross Country e devo dire che mi mancava questo tipo di competizione. Mi mancava anche parlare con tante persone che non vedevo da mesi e che ho rivisto con piacere. Ma più che tutto mi mancava il confronto con gli avversari, la sfida che scatta appena dopo lo start. 
Il livello era davvero alto e per la prima volta mi sono trovato a dover affrontare un confronto diretto con i Migliori al mondo, visto che nelle prime file della griglia c'erano Fumic, Fontana, Cooper, Kerschbaumer, Paez, Tiberi, Longo, Gehbauer e tanti altri... Da brividi. 
Io avevo il numero 18 quindi partivo piuttosto avanti grazie ai punti fatti lo scorso anno, anche se dalla prossima gara non sarà più così semplice e la posizione davanti dovrò guadagnarmela. Per quanto riguarda il percorso mi piaceva abbastanza, duro, con un fondo viscido e continui saliscendi che ti tiravano il collo. In programma per noi c'erano 7 giri, forse fin troppi per essere a marzo anche se si trattava di un Camp. Italiano. 
Comunque prima dello start ero bello carico e dopo la partenza  pedalavo in 30-35° posizione prendendo un buon ritmo. Il percorso era divertente ed era pieno di gente che urlava e che tifava, così mi sono divertito a gareggiare insieme ad avversari che andavano dai 18 anni ai 40.
Dopo 4 giri mi ritrovo alla ruota di Mattia Penna (in grande rimonta nel finale) e quando passiamo insieme nella zona in erba prima dell'arrivo accade un imprevisto: dei tifosi (credo stranieri) lanciano in faccia a Matty una bandiera degli States che subito dopo finisce dritta nel mio Xtr, così mi fermo e con l'aiuto di un tifoso che aveva in mano un cacciavite (non chiedetemi perche') riesco a toglierla ed a ripartire (foto). Gli imprevisti succedono spesso, ma quando accadono cose del genere non fa piacere, il tifo è importante ma va fatto con un po' di cervello.
Riparto comunque deciso a fare la mia gara e non perdo tempo inutile a incazzarmi per l'accaduto, recupero qualcosa ma al 6° giro sento qualcuno che si avvicina... Qualcuno che pero' si avvicina più velocemente del normale. E' cosi veloce che in un attimo è dietro di me.
Mi volto e vedo Manuel Fumic, che è in testa alla gara Elite. Così penso "azz, è già qui". Lo faccio passare e mi accodo. È l'atleta che più ammiro, un biker da cui cerco ogni giorno di imparare qualcosa di nuovo, provo un misto di tristezza e di piacere nel sapere che è lui. Me la godo, si è vero mi ha doppiato a 2 km dall'arrivo, ma in fondo sapevo che poteva succedere, così sul momento penso solo a seguire quelle ruote troppo veloci per chiunque e cerco di imparare tutto ciò che fanno dimenticandomi della fatica e del resto. Poi un po' alla volta "Mani" scompare silenziosamente senza lasciare tracce. Io chiudo il mio sesto giro in 30° posizione assoluta su 100 partenti, 13° Under 23.
Primo tra gli U23 ha fatto Anton Cooper, fuoriclasse Neozelandese che si è piazzato 2° assoluto con una prestazione da talento cristallino. Intanto io so che si può fare di meglio, lavorerò come sempre duramente per migliorare, passo dopo passo. Ringrazio Matteo Berta che è venuto fino in Veneto per tifarmi alla grande e per avermi tenuto compagnia durante tutto il weekend in onore dei vecchi tempi. È sempre un piacere pedalare e passare del tempo con grandi persone come lui. Ringrazio anche i miei genitori per il tifo e per l'assistenza come sempre perfetta.
Domenica sarò in Liguria per una gara più soft ma non per questo meno importante. Sarà una lunga e dura stagione, ma siamo ancora a Marzo e sono fiducioso, ci vediamo sui campi di gara. 
Jack

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