venerdì 2 marzo 2012

RITORNO A ROVERETO, CHE STORIA.



Cari amici, avete visto che temperature in questi giorni? Si pedala che è una meraviglia, e gli allenamenti procedono alla grande... In settimana sono addirittura riuscito ad uscire in pantaloncini corti e la scelta si è rivelata ottima! La Silmax è stata presentata il 24 Febbraio ed è stata una bella serata, perchè noi atleti eravamo al centro dell'attenzione. La squadra è fantastica, 6 elite, 4 under, 1 junior e 2 allievi. I materiali sono fantastici e la mia Baby (Flash 26") va da paura e ora in assetto da gara è scesa sotto in 9 kg, thank you American Classic (nuove ruote). Per quanto mi riguarda, domenica non sarò in griglia di partenza ad Orvieto e quindi aspetterò ancora una settimana prima di attaccare di nuovo un numero alla schiena... Ammetto che un pò mi dispiace, perchè le gambe tutto sommato girano già bene e la voglia di confrontarmi con i migliori è tanta, ma resisterò. Il prossimo week-end correrò a Rovereto, su un percorso che per me ha un sapore speciale (e che trovo davvero fighissimo) perchè lì ho disputato il mio primo Campionato Italiano Xco. Beh, avevo solo 13 anni, ma proprio per questo mi sembrava tutto così grande e così nuovo, il fatto che ci fosse una maglia tricolore in gioco e che chi avesse vinto sarebbe diventato il Campione Italiano, wow, brividi per un tredicenne, ve lo assicuro... Ci impieghi un pò a renderti conto dell'importanza di quello che stai facendo, è l'appuntamento clou dell'anno e basta un niente per sprecarlo. Quell'anno chiusi la gara sesto, con l'amaro in bocca perchè la premiazione sul "podio" era riservata ai primi 5, ma avevo un sorriso stampato in faccia che ricordo benissimo, per me un sesto posto valeva come un Primo... Dopo la gara osservavo Schnarf, il vincitore della mia categoria, ed ero incantato da quella maglia. Quell'amaro per il podio sfuggito lo trasformai in forza e motivazione per gli anni successivi.
Comunque sia sono contento di poter tornare a correre su quei sentieri mitici dove da bambino osservavo fenomeni come Gerhard Kerschbaumer (che era allievo) che già all'epoca erano modelli di stile e potenza in sella a una mtb.

Pedalate sempre con il sorriso, perchè il nostro Sport è questo, ed è stupendo.

Jack

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